La Cannabis è una pianta dioica, si può quindi differenziare in piante di sesso maschile e piante di sesso femminile, questa informazione ci sarà utile per capire meglio i semi.
I semi di cannabis possono essere sicuramente un ottimo alleato dell’essere umano per il mantenimento della salute.

Come si ottengono i semi di Cannabis?
Per ottenere i nostri fantastici semi di cannabis dai mille utilizzi non dovremmo far altro che andare a far arrivare il polline prodotto dalla pianta di sesso maschile alla pianta di sesso femminile, quindi gli stigmi (la parte della piante femmina che deve essere impollinata) verranno fecondati così da generare una nuova genetica con caratteristiche di entrambe le piante.
Ci sono anche altre metodologie per ottenere semi di cannabis soprattutto se ci addentriamo nel mondo dei breeder, che lavorano con piante selezionate in base alle caratteristiche di cui hanno bisogno.
Addirittura si possono impollinare le piante con il loro stesso polline in quanto la cannabis con un po’ di stress controllato o anche per genetica stessa può essere ermafrodita, quindi sviluppare entrambi i sessi. Le caratteristiche di queste tipologie di semi le approfondiremo in altri articoli.
Cosa possiamo fare con i semi?
Farina di semi di canapa
Oltre alla Coltivazione che è uno degli utilizzi più conosciuti, i semi di canapa si possono impiegare anche nell’alimentazione in vari modi.
Vediamo alcuni tipi di utilizzi della farina ottenuta con i semi di canapa per poi passare a scoprire come si ottiene questo ingrediente così versatile.
Biscotti con farina di canapa
Bastano pochissimi ingredienti e si otterranno dei biscotti cannavolosi e fantasiosi.
Si possono fare biscotti con aggiunta di altre farine o anche solo con farina di semi di canapa.
Pizza con farina di semi di canapa
Si può usare anche per fare la nostra amatissima pizza. Noi di SWEY! Siamo sicuri che c’è un pizzaiolo che ha compreso la poesia dentro la farina di semi di cannabis e la sta utilizzando per far sorridere moltissime persone e noi un giorno lo incontreremo. lol
Utilizzi vari della farina di semi di canapa
Non finiremo mai di sorprenderci di scoprire nuove cose sulla pianta più discriminata del mondo e sui suoi frutti. Sono infinite le possibilità di impiego della farina ottenuta dai semi di cannabis, ad esempio, lo sapevi che si può usare come addensante per zuppe o altri tipi di salse? O che addirittura si può integrare in bevande dietetiche o anche non dietetiche ma solo per il gusto particolare che ha? In molti dicono che ricorda le noci ma secondo noi ricorda i semi di cannabis 😀
nei prossimi mesi ci impegneremo a creare e pubblicare, per poi mostrarvi anche in video, perché no, Tutte le ricette che si possono fare con la cannabis
Come si ottiene la farina di cannabis?

Lavorazione dei semi per ottenere la farina
Per ottenere la farina, la tecnica più comune è la macinatura del residuo della spremitura del seme, che ci darà una farina di diversa qualità in base al tipo di spremitura e di seme.
Spremiture a temperature diverse danno risultati diversi così come semi di alta qualità producono farine di alta qualità.
La spremitura più delicata e a bassa temperatura manterrà più integri i nutrienti che troveremo all’interno della farina, mentre una spremitura più aggressiva con temperature più elevate produrrà una farina poco nutriente.
Possiamo dire che la qualità della farina dipenderà molto dalla qualità dell’olio che si è ottenuto, in quanto più spremiamo grassi dal seme, meno nutriente sarà la nostra farina di semi di canapa.
A cosa serve la farina di canapa?
La farina di semi di canapa potrebbe essere un ottimo integratore naturale di aminoacidi, proteine, acidi grassi, carboidrati e vitamine.
L’integrazione della farina di semi di cannabis così come l’olio che vedremo più avanti potrebbero essere molto utili per il mantenimento della salute.
Se volete approfondire i valori nutrizionali vi lasciamo il link della (USDA – U.S Department of Agriculture) dove potrete vedere ogni singolo valore in base a 100 gr di prodotto o 30 gr
Proprietà della farina di semi canapa
- Azione Antiossidante cioè è utile nella prevenzione della comparsa di radicali liberi
- Utile per la salute cardiovascolare grazie alla presenza degli acidi grassi
- Apporto di fibre quindi utile contro la stitichezza
- Utile nelle diete proteiche come fonte alternativa (ma non assoluta) di proteine vegetali
- Utile per regimi alimentari controllati in quanto glutine e nichel sono presenti in bassissime quantità quindi si può utilizzare in caso di celiachia e di intolleranza al nichel
Semi di canapa decorticati
I semi decorticati sono un’altro modo per assumere un diverso tipo di proteine ma non solo, consideriamo le stesse informazione della farina e per di più si possono impiegare in molte ricette fantasiose con la canapa.
Si possono usare come condimento per insalate, dolci, pane oppure si può scegliere si consumarli come portata principale insieme a qualche altro condimento a proprio piacimento.
Olio di semi di canapa
È uno dei prodotti della cannabis più utilizzati, anche se forse non ci facciamo neanche caso, forse perché è sempre stato legale utilizzarlo e produrlo. L’olio di semi si utilizza per la produzione di cosmetici così come nel settore alimentare.
Ha moltissime caratteristiche per le quali bisognerebbe inserirlo in una dieta sana, pur sempre considerando la provenienza e la qualità del prodotto finale. In questo caso come nel caso di moltissimi altri prodotti il prezzo basso non indica un’occasione ma a volte una poca cura del prodotto finale.

Tra le caratteristiche dell’olio di semi di canapa troviamo il fatto che ha dei vantaggi anche rispetto alle piante che siamo soliti utilizzare per i benefici antiossidanti e per prevenire la comparsa di radicali liberi come ad esempio – i semi di lino – ma giusto per fare un esempio.
La marcia in pù rispetto agli altri “superalimenti” si trova nel rapporto tra le sostanze bioattive presenti nel seme di cannabis, che è particolarmente adatto a soddisfare le esigenze dell’organismo dell’essere umano soprattutto per quanto riguarda quelle sostanze che il nostro corpo non può produrre in totale autonomia.
Potete verificare i valori nutrizionali sempre al link di prima ve lo rilasciamo anche qui!
Considerate che i valori nutrizionali del prodotto che acquisterete varierà in base a tutti quei piccoli dettagli che abbiamo descritto durante l’articolo
Ecco alcuni benefici che si potrebbero avere dall’assunzione di un buon olio di semi di cannabis:
- Integrazione equilibrata degli acidi grassi omega 3 e omega 6
- Utile nella prevenzione di malattie cardiovascolari
- Aiuta nel mantenimento dei livelli di colesterolo
- Utile nel trattamento di malattie della pelle
- Aiuta a rendere più forti i capelli
Ci sono moltissimi altri benefici che approfondiremo approfonditamente insieme a quelli elencati anche nei nostri video sul canale YouTube
Qualità dei prodotti derivati dai semi della cannabis
Teniamo sempre conto che la qualità del prodotto finale dipenderà anche dalle metodologie di coltivazione utilizzate. Ogni metodo di coltivazione, quindi nutrienti, clima, vicinanza ad altre specie, tipi di impollinazione, influenzano il rapporto tra le sostanze bioattive all’interno del frutto.
Queste sono solo alcune delle variabili che troviamo nella coltivazione, bisogna dire che tanto dipenderà anche dal metodo di lavorazione utilizzato per ottenere il prodotto finale.
Consideriamo che molte delle sostanze bioattive che possiamo trovare all’interno di questa minuscola capsula contente meraviglie sono delicatissime quindi possono variare o addirittura “puff” sparire in un attimo anche per un raggio di sole passato di li per caso.
I metodi di conservazione sicuri e durevoli per tali sostanze dobbiamo ancora scoprirle – crediamo – quindi studiamo e continuiamo ad approfondire questa pianta per poter dare risposta a tutte le domande.
Semi di Cannabis per la coltivazione
Oltre i vari usi che abbiamo visto dei semi di cannabis, uno degli utilizzi più importanti è il loro scopo biologico, dar vita ad una piantina di Cannabis.

Iniziamo a fare qualche distinzione e cerchiamo di comprendere meglio quanti tipi di seme di canapa ci sono disponibili per la coltivazione.
Quali sono i tipi di semi da coltivazione?
A differenza dei semi utilizzati ad uso alimentare, quelli a scopo “agricolo” devono essere selezionati per garantire il successo di germinazione,
la stabilità del sesso, la resa in coltivazione ed altri parametri.
Ci sono svariati modi per categorizzare i semi di cannabis da coltivazione, per quanto ne sappiamo le categorie in cui si distinguono sono: semi regolari,
semi femminizzati, semi autofiorenti, semi certificati.
Semi regolari
Per semi regolari si intendono semi prodotti dall’ impollinazione di due piante, che presentano la possibilità di essere una pianta maschio o femmina al 50%.
Questi sono i semi preferiti dai breeder perché lavorano selezionando e incrociando le piante. Questa tipologia di seme nella maggior parte dei casi genera piante più vigorose e che si prestano meglio al lavoro di breeding.
I semi regolari sono fotoperiodici, quindi le piante avranno lo stimolo di andare in fioritura quando le ore di buio aumenteranno.
Semi Femminizzati
Successivamente possiamo trovare i semi femminizzati, che sono semi selezionati tramite diverse tecniche, per garantire la massima probabilità
di femminilità della pianta, così da evitare problemi di impollinazione.
Nella coltivazione indoor di cannabis il problema dell’impollinazione è molto importante, in quanto basta poco polline maschile per fecondare i fiori femmina
e interrompere il loro processo di maturazione dei principi attivi, per dedicarsi alla produzione di semi.
Anche i semi femminizzati sono fotoperiodici.
Semi Autofiorenti
Una “sottocategoria” dei semi femminizzati sono quelli autofiorenti, ovvero il risultato di un’ incrocio controllato tra genetiche non fotoperiodiche (quindi che
non regolano il loro ciclo di vita in base alle ore di buio) e genetiche femminizzate stabili, quindi che non presentano sorpresine genetiche come ad esempio l’ermafroditismo.
Questi semi derivano dall’ incrocio della Cannabis Ruderalis, una sottospecie del genere Cannabis, scoperta nel 1924 dal botanico russo D.E. Janischevsky.
Il nome scelto dal botanico è dovuto alla capacità della pianta di svilupparsi e resistere in zone caratterizzate da clima rigido e dalla capacità
di infestare un terreno con le sue radici.
Dopo molti anni di ricerche e incroci, le varietà autofiorenti disponibili oggi nel mercato, racchiudono le capacità di resistenza, robustezza e autofioritura della Ruderalis, mantenendo le caratteristiche e le componenti biologiche dei fiori molto elevate.
Sono semi molto forti e semplici per un coltivatore inesperto che non ha la possibilità di controllare l’ambiente di coltivazione al 100% o magari non ha modo di cambiare il fotoperiodo nel ciclo di coltivazione.
Ovviamente le piante date da questi semi non sono fotoperiodiche.
Semi Certificati
L’ ultima categoria che troviamo sono i semi di canapa certificati, ovvero una lista di semenze approvate dall’ UE, destinate alla coltivazione.
Questa lista contiene tutte le genetiche che sono state utilizzate negli anni per la produzione industriale di fibra e seme.
Queste genetiche sono le uniche, data la legge italiana attuale, a poter essere coltivate in Italia, mentre tutti gli altri tipi di semi sono venduti come articoli da collezione, quindi non destinati alla coltivazione.
Dai semi certificati crescono piante solitamente molto vigorose in quanto fusto, ma non sono propriamente destinate allo sviluppo floreale.
La presenza di genetiche certificate da coltivazione ha dato il via ormai qualche anno fà, alla Cannabis Light, ovvero fiori essiccati di piante certificate
con un tenore di thc inferiore allo 0.5%.
Secondo noi questo approccio alla cannabis è molto limitante, soprattutto per quanto riguarda la ricerca e le scoperte che si potrebbero fare se solo la possibilità di coltivazione non fosse limitata ad una lista ormai datata, che riguarda esclusivamente la canapa industriale e non ha nulla a che vedere con gli altri aspetti della Cannabis.
Sarebbe bello un giorno poter coltivare la Cannabis per quello che è, una pianta dalle mille potenzialità
che va compresa in tutti i suoi aspetti.
85 anni di proibizionismo (fallimentare) diciamo che possono bastare che ne dite?!
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