La cannabis terapeutica risulta essere oggetto di molte ricerche scientifiche che mirano alla scoperta dei benefici di questa pianta. Oggi più che mai si parla di CBD e dei sui effetti benefici sul sistema endocannabinoide: studi recenti dimostrano che questa molecola può interagire con il sistema endocannabinoide per attenuare i sintomi della depressione.
Cos’è la cannabis terapeutica?
La cannabis terapeutica si riferisce all’impiego in medicina di infiorescenze femminili mature ed essiccate di Cannabis Sativa L.
Per maggiori informazioni o chiarimenti potete leggere il nostro articolo:
Cos’è la depressione?
La depressione è una patologia molto diffusa tra la popolazione e quindi molto ben conosciuto. Infatti ne soffre dal 10% al 15% della popolazione mondiale con una frequenza maggiore tra le donne.
Le cause di questa patologia sono molteplici: il disturbo può avere origine da eventi stressanti come la perdita di una persona cara, la gravidanza, la disoccupazione..
Le manifestazioni sono diverse, le più comuni sono: basso tono dell’umore persistente, apatia, mancanza di motivazione, insonnia, irritabilità, mancanza di entusiasmo verso la vita ecc. Non è facile fare un quadro clinico di questa malattia pertanto prima di prendere qualsiasi scelta è necessario rivolgersi ad un medico specializzato.
I trattamenti tradizionali sono diversi, ciascuno raccomandato in base alla gravità del disturbo. I medici potrebbero prescrivere delle terapie conservative in caso di depressione lieve, suggerendo l’attività fisica per migliorare il tono dell’umore.
L’esercizio aerobico può infatti innalzare il livello di cannabinoidi endogeni (sono dei lipidi presenti nel nostro sistema nervoso centrale capaci di legarsi ai recettori cannabinoidi che sono usati in medicina a scopo curativo per spasmi muscolare, nausea e come calmanti e rilassanti).
I dottori prescrivono anche antidepressivi in caso di depressione moderata o grave. In commercio esistono molte tipologie di farmaci antidepressivi tra i quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).
Questi farmaci possono stabilizzare l’umore di alcune persone, ma hanno molti effetti collaterali tra cui nausea, vomito, nervosismo, vertigini, disturbi della sfera sessuale, agitazione e confusione. Di conseguenza molti individui si orientano verso altre soluzioni, tra cui la cannabis.
In che modo la cannabis terapeutica può aiutare chi soffre di depressione?
La cannabis terapeutica può essere prescritta e assunta in diverse modalità.
C’è da sapere anche che esistono diverse genetiche, ognuna delle quali ha caratteristiche differenti.
Uno degli effetti comuni è un senso di euforia, alcune genetiche (sia ad alti livelli di THC o CBD), invece, offrono effetti più rilassanti che aiutano ad allontanare lo stress.
Prima di rispondere alla domanda c’è da sottolineare che ogni persona reagisce in modo diverso e quindi il suo impatto positivo sull’umore non è garantito. Questa pianta non è adatta a chiunque si trovi intrappolato nella rete della depressione, fate sempre in modo di prendere la decisione giusta guidata da uno specialista.
Se avete deciso di provare ad aiutarvi per mezzo della cannabis terapeutica sappiate che il CBD agisce sul sistema endocannabinoide favorendo il rilascio della serotonina, detta anche “ormone del buonumore” il cui effetto quasi immediato sarà di provare una sensazione di calma e rilassamento . Normalmente il rilascio di serotonina è influenzato da attività come esercizio fisico, dieta, stress e stato mentale.
Chi soffre di depressione tende a produrne in quantità inferiori, per questo motivo il CBD può agire come “ricostituente” dell’umore.