Prima di poter parlare di produzione di cannabis, il primo step è studiare le diverse fasi di sviluppo. La prima di tutti la germinazione dei semi di cannabis. Se i vostri semi non riescono a germogliare, non avrete nessuna pianta da raccogliere.
Dando al seme le migliori condizioni avrete le basi per un buon cultivo. Vediamo ora come fare.
Le migliori condizioni per far germinare i semi di cannabis
Prima di iniziare il processo, abbiamo bisogno di alcune nozioni fondamentali di base:
- Temperatura: la temperatura ideale si aggira tra i 22° e 25° gradi;
- Umidità: l’umidità ideale dell’aria deve essere dal 70% al 90%;
- Ambiente di crescita: l’ambiente di crescita ideale è umido e mai troppo bagnato;
- Illuminazione: l’illuminazione ideale per la germinazione è quella fluorescente, non eccessiva;
- Luce e buio: è consigliato iniziare da subito con 18 ore di luce e 6 di buio;
- Cose da evitare: non toccare troppo i semi di marijuana, sono molto delicati;
Le diverse tecniche di Germinazione
Per garantire ai nostri semi le condizioni ottimali di germinazione possiamo utilizzare diverse tecniche e diversi substrati.
Andiamo a vedere le più utilizzate:
– Utilizzare i Kit per la Germinazione
Il kit di germinazione cannabis è una delle migliori soluzioni per i coltivatori meno esperti, in quanto, oltre ad essere completo di tutto il materiale necessario, è economico e ti permette di risparmiare molto tempo.
I kit di germinazione vengono forniti di:
- mini serra
- cubetti di lana di roccia / torba
- stimolatore radicale
Alcuni Kit più professionali forniscono anche la luce per la corretta illuminazione.
In questo modo con un prezzo minimo avremo a disposizione tutti i mezzi per iniziare a far germogliare il seme nelle condizioni ottimali.
– Germinazione in Cubi di Lana Roccia o Rockwool
Per prima cosa dobbiamo inumidire i nostri cubi di lana roccia con una soluzione di acqua e stimolatore radicale.
Mettete i vostri semi nei cubetti di lana di roccia e posizionateli in un vassoio o in una mini serra controllando sempre i valori ambientali. Aspettate qualche giorno e i vostri semi germineranno.
A differenza di altri metodi, la lana roccia protegge le giovani piantine e vi consente di trapiantarle in modo sicuro. D’ altro canto, la lana di roccia dev’essere immersa in acqua con pH basso prima di poter accogliere i semi. Inoltre, i cubetti di lana di roccia tendono ad asciugarsi molto rapidamente, motivo per cui suggeriamo questo metodo ai coltivatori un po’ più esperti.
– Germinazione diretta in vaso su terriccio
La germinazione della cannabis in vaso è molto utilizzata per la sua comodità in quanto non dovremo poi travasare il germoglio. Infatti quando il seme germoglia è molto fragile e bisogna stare molto attenti nel travaso.
Per fare ciò dobbiamo procurarci il materiale adatto.
Come prima cosa acquistiamo un terriccio ideale per cannabis. E’ molto importante che il seme abbia a disposizione un ambiente umido e le giuste sostanze nutritive per nascere e crescere: per questo motivo un terriccio universale potrebbe avere percentuali troppo alte o basse di sostanze nutritive che finirebbero per danneggiare il seme.
Dopo aver riempito i vasi, inseriamo ogni seme ad una profondità di 3-5 mm. Ricopriamoli poi delicatamente con la terra: il terreno dovrà restare sempre umido ma mai impregnato.
Ora possiamo coprire i vasi con un bicchiere di plastica trasparente o della pellicola da cucina per mantenere l’ambiente umido e riponiamoli in un luogo caldo. Questa operazione permette al terreno di rimanere umido e non asciugarsi subito permettendo al seme di schiudersi più velocemente.
Ora ci basterà attendere una settimana circa per vedere il nostro germoglio uscire dal terriccio.
Anche in questo caso suggeriamo sempre di lasciare un fotoperiodo di 18 ore di luce per permettere alla pianta di vegetare.
– Germinazione in carta assorbente e in acqua
Un altro metodo molto più casalingo ma comunque funzionale è quello di lasciare i nostri semi di cannabis avvolti in un foglio di carta assorbente tenuto costantemente umido con acqua tiepida.
Si può anche riporre in una scatolina di plastica con un coperchio per mantenere l’ umidità costante.
In questo modo l’umidità della carta bagnata permetterà comunque al seme di schiudersi. Successivamente possiamo prelevare, con l’utilizzo di una pinzetta, ogni seme dalla carta assorbente e inserirlo delicatamente nel substrato.
Allo stesso modo possiamo lasciare i nostri semi in un bicchiere d’acqua a temperatura costante di 20°-25° per alcuni giorni. Appena vediamo che i semi sono schiusi, possiamo travasarli, sempre con delle pinzette, nel substrato scelto.
Queste tecniche sono molto semplici ma anche più rischiose e con una percentuale più bassa di successo.
Non è indicato maneggiare i semi con le mani in quanto aumentiamo la probabilità di insuccesso della germinazione, data la loro delicatezza.
Stimolatore Radicale: Quale utilizzare?
Questi prodotti sono sviluppati per aiutare la pianta a soddisfare le sue necessità, in modo da sviluppare rapidamente un apparato radicale sano e, di conseguenza, avere un accrescimento più rapido. Uno stimolatore radicale agisce favorendo lo sviluppo delle radici e soprattutto i peli radicali. Esistono numerosi stimolatori radicali tra cui scegliere.
I costituenti degli stimolatori radicali sono degli ormoni vegetali, naturali o di sintesi, ma anche microrganismi simbionti, che incoraggiano la crescita della pianta.
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